STOP VIOLENCE

 

Oggi volevo condividere con voi questo tema “La violenza sulle donne “, sempre presente ogni giorno nella nostre vite. Venerdi 25 Novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e qui voglio presentare alcune citazioni, frasi sulla violenza e contro la violenza.

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“Scambiamo tutto per amore, mentre l’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni, c’entra come la libertà con la prigione. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo sull’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Invece noi ci illudiamo di poter cambiare le cose, di poter correggere gli uomini maneschi, di riuscire a farli crescere anche quando gli si è bloccato lo sviluppo, e scalciano e urlano come bambini capricciosi. Solo che sono bambini alti uno e ottanta, con le spalle da gorilla e le mani che sembrano vanghe. Non illudiamoci mai, mai e poi mai, di poterli cambiare, o che possano cambiare per amore nostro. Anche se piangono come vitelli e dicono che non lo faranno più. Non caschiamoci e chiediamo aiuto il prima possibile. E se una figlia ha un fidanzato così, prendiamola, impacchettiamola e riportiamola a casa.”

(Luciana Littizzetto)

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“Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole”.

                                                                   (John Lennon)

E qui concludo con un bellissimo dialogo di Roberto benigni!

Ricordati di guardare la luna

Hei, oggi volevo condividere con voi questo film tratto da Nicholas Sparks “Ricordati di guardare la luna”, parla di John Tyree un ragazzo ribelle, che vive assieme al padre, con il quale ha un rapporto tormentato. Per placare la sua inquietudine adolescenziale, John decide di arruolarsi nell’esercito. Tornato a casa in licenza, John passa la maggior parte del suo tempo a praticare surf. Un giorno, recuperando una borsa caduta in mare, conosce la bella Savannah Lynn Curtis.Tra i due ragazzi scatta subito il colpo di fulmine, trascorrendo ogni istante assieme, fino al giorno in cui John è costretto a ripartire. Dal quel momento John e Savannah si ripromettono di tenersi in contatto scrivendosi appassionate lettere d’amore.

Dopo un anno John sta per tornare a casa per vivere serenamente la sua storia d’amore con Savannah, ma gli attentati dell’11 settembre 2001 gli faranno cambiare progetto. Decide quindi di riconfermare la ferma per altri due anni, continuando il rapporto epistolare con Savannah. Quest’ultima però risente della lontananza e spinta dal bisogno di aiutare l’amico Tim e il figlio autistico decide di lasciare John per sposare Tim.

Poco tempo dopo aver ricevuto la lettera in cui viene lasciato, John viene ferito in Afghanistan. Dopo tre mesi di ospedale in Germania, essendo ancora innamorato inevitabilmente di Savannah, decide di restare nell’esercito per fare carriera. Tornerà a casa solo nel 2007, da sergente, poiché il padre è stato colpito da ictus. Trascorre con lui gli ultimi giorni prima della morte, per poi andare a trovare Savannah. Qui scopre che Tim ha un linfoma in fase terminale e che Savannah non ha più soldi per poter sottoporre Tim a cure sperimentali contro il tumore. Scopre anche, proprio grazie a Tim, che lei lo ama ancora e capisce che la scelta di lasciarlo non è stata semplice, ma dettata dal fatto che lei volesse aiutare Tim, che la amava da tempo, e per dare una madre al figlio autistico. John decide allora di vendere la preziosa collezione di monete del padre e fa una donazione anonima a Savannah, per poter dare qualche mese in più di vita a Tim.

Torna quindi nell’esercito dicendo addio a Savannah, nonostante sia palese ad entrambi il sentimento di amore che ancora li lega profondamente. Una lettera di Savannah informa John che Tim è mancato. I due si incontrano per non lasciarsi più.

Ora guardate questo piccolo video:

 

 

Buongiorno principessa…

Salve ragazzi, buongiorno! Oggi volevo condividere con voi questo spezzone del film ” La vita è bella” di Roberto Benigni, uomo, attore, comico e regista di grande successo.

Il film rappresenta una delle più celebri opere incentrate sullo scottante tema dell’Olocausto: in questo caso la storia viene esorcizzata ponendo l’attenzione sull’effetto che essa può avere su un bambino.

Guido Orefice è un uomo ebreo che, si reca dallo zio ad Arezzo con l’amico Ferruccio. Durante il tragitto, incontra una giovane maestra elementare di nome Dora, innamorandosene. Arrivato in città, viene ospitato da suo zio Eliseo dove Guido si mette a lavorare come cameriere. Quello stesso giorno avviene un litigio con Rodolfo.

Un giorno Guido, incontrando nuovamente Dora, scopre che è fidanzata con Rodolfo. Saputo che un ispettore scolastico ospite dell’hotel è convocato il giorno dopo in una scuola elementare per una lezione antropologica a favore della razza ariana, trova uno stratagemma per sostituirsi a costui, pur di incontrare Dora che insegna nella stessa scuola.

Il vero ispettore arriva quando la lezione ha già ormai ridicolizzato l’obiettivo iniziale e Guido, fuggito poi da una finestra, ha raggiunto il suo scopo. Una sera Dora, con i suoi amici, va a teatro, Guido la segue e, con un altro stratagemma, la porta via a Rodolfo. I due quella sera parlano a lungo e Guido le confessa infine il proprio amore per lei. Qualche sera dopo, proprio al Grand Hotel, Rodolfo è in procinto di festeggiare il fidanzamento ufficiale con Dora, la quale non è mai stata veramente innamorata di lui, ma costretta al connubio dalla madre: la donna quindi decide di contraccambiare i sentimenti di Guido e, al termine della serata, va via con lui, che entra nel ristorante sul cavallo bianco dello zio Eliseo, incurante che sul dorso dell’animale ignoti avessero scritto “cavallo ebreo” (è già incominciata infatti la discriminazione razziale). A Rodolfo non rimane che incappare nell’ennesimo uovo, stavolta un grande uovo di struzzo etiope coloniale che rovina sulla sua testa.

Guido e Dora si sposano e dal loro amore nasce Giosuè, la famiglia è ancora felice: Guido ha finalmente aperto una libreria ma, proprio il giorno del compleanno di suo figlio, i due, insieme con lo zio Eliseo, vengono catturati dai nazisti e caricati su un treno insieme con altri ebrei per la deportazione in un lager. Dora, giunta a casa con la madre  e trovati i segni della colluttazione, arriva in tempo alla stazione per chiedere ai soldati di guardia di salire anche lei sul treno, pur non essendo ebrea, per seguire il marito e il figlio: rivedrà di sfuggita suo marito soltanto in una occasione, all’arrivo al lager. Lo zio Eliseo, in quanto troppo anziano per lavorare, viene destinato subito alla camera a gas. Negli spogliatoi mostra un’ultima volta il suo contegno signorile, aiutando una donna delle SS a rialzarsi dopo che questa è scivolata, ricevendo in cambio un’occhiata di odio e rimprovero.

Pur di proteggere Giosuè dagli orrori della realtà, Guido sin dall’inizio del tragico viaggio in treno, racconta a Giosuè che stanno partecipando a un gioco a premi, in cui si dovranno affrontare numerose prove per vincere un carro armato vero. Si spaccia anche come interprete del comandante tedesco, per “tradurre” le regole del lager, imposte ai prigionieri, in un emozionante gioco. Col passare dei giorni Giosuè entra attivamente nel vivo del “gioco”, tra le cui “regole” c’era quella di rimanere nascosti nella camera riservata a suo padre e ad altri prigionieri, in realtà per evitare che, una volta trovato, fosse destinato alla camera a gas.

Durante una visita medica prima della camera a gas, Guido incontra nuovamente Lessing, il medico tedesco del Grand Hotel, che sei anni prima era rientrato a Berlino proprio per prendere parte alla soluzione finale nei confronti degli ebrei. Lessing, ora membro del Partito Nazista, lo risparmia dalla camera a gas, e gli offre il lavoro di cameriere ai tavoli di una cena degli ufficiali tedeschi. Guido si illude che il medico voglia mettere una buona parola per lui e per sua moglie, e riesce anche a far partecipare suo figlio, per sfamarlo dignitosamente, confuso tra gli altri figli di ufficiali nel tavolo a loro riservato. Grande sarà la sua delusione quando, quella stessa sera, il dottore lo chiamerà a sé soltanto per sottoporgli un assurdo indovinello a cui non trovava soluzione e per il quale era disperatissimo, facendo soltanto scoprire che era diventato pazzo per gli indovinelli. Padre e figlio, passando per il fumo del forno crematorio per non farsi scorgere, tornano al campo, dopo aver visto (solo Guido) una montagna di cadaveri ebrei scheletriti.

Una notte, all’improvviso, con la fine della guerra e dell’occupazione nazista, i soldati tedeschi cominciano freneticamente ad abbandonare il campo dopo aver fatto strage dei deportati rimasti. Guido riesce a nascondere Giosuè in una cabina dicendogli di giocare a nascondino e promettendogli di ritornare; mentre è alla ricerca della moglie si maschera da donna, e successivamente cerca di raggiungere il camion dove la tenevano prigioniera insieme con altre donne, dicendole di saltare dal camion ma fallisce e viene scoperto; viene portato dietro a un vicolo e, dopo aver fatto l’occhiolino a Giosuè (come segno di addio) viene fucilato da un soldato tedesco. Le scene finali del film mostrano come al mattino seguente il lager venga liberato dagli americani, mentre, presumibilmente, i soldati tedeschi rimasti vengono catturati.

Giosuè esce dalla cabina in cui era stato tutta la notte nascosto in silenzio ed è infine salvato da un soldato americano, che lo fa salire sul suo carro armato. Il bambino, convinto di aver vinto il premio finale, grida: “È vero!“, mentre guarda il carro armato. Il film si conclude quando Giosuè, accompagnato in spalla dal soldato che lo ha trovato, riconosce sua madre, che cammina nel gruppo di prigioniere liberate e finalmente la riabbraccia, gridando felice: “Abbiamo vinto!”.

Ecco uno spezzone del film 😉

Vi presento Joe Black

William “Bill” Parrish, è un uomo che ha tutto dalla vita: denaro, successo e una splendida famiglia. La sua idilliaca realtà viene improvvisamente sconvolta dall’arrivo di uno sconosciuto. Quest’ultimo è la Morte, venuta sulla Terra perché incuriosito dalle emozioni riguardo all’amore decantate da Bill, che alla fine del viaggio porterà con sé.

La morte viene presentata da Bill come Joe Black che subito viene apprezzato dalla famiglia. La secondogenita di Bill, Susan, aveva conosciuto il ragazzo di cui la Morte ha preso il corpo e per il quale aveva iniziato a provare qualche sentimento. Susan però, dopo la presa del corpo del giovane da parte della Morte, non riconosce in Joe l’uomo che aveva incontrato alla tavola calda e se ne allontana; trascorrendo del tempo assieme a lui, però, impara ad apprezzarlo e inizia così una grande storia d’amore.

Nel frattempo Bill è stato estromesso dal CdA della sua compagnia ad opera di Drew, l’ex fidanzato di Susan, che voleva attuare una fusione con un’altra azienda. Arriva il giorno della festa del 65º compleanno di Bill, che coincide con la data che Joe aveva stabilito per tornare nell’aldilà, con una variante rispetto all’inizio della vicenda: portare insieme a lui, oltre che Bill, anche Susan. L’uomo, sconvolto da questa rivelazione, tenta di far capire a Joe che cos’è il vero amore e che Susan ha una vita davanti e non è giusto portargliela via.

Toccato dalle parole di Bill, Joe cambia idea e dice addio a Susan che sembra intuire la vera identità di Joe senza però comprenderla pienamente fino in fondo. Il padre della ragazza riesce a smascherare lo sporco gioco di Drew e a riacquisire il controllo della sua azienda, abbraccia Susan e la sua sorella maggiore Allison, l’organizzatrice della sua festa di compleanno, e raggiunge Joe ringraziandolo per aver fatto vivere a Susan le emozioni dell’amore, questo ricambia e insieme si allontanano. Susan tenta di raggiungerli e incontra quello che prima era il suo vero Joe. Infatti il ragazzo è colui che aveva incontrato una mattina alla tavola calda. Susan accetta di vivere questa nuova situazione, triste per la perdita del padre e per quella di Joe (La Morte), ma speranzosa di riprovare l’emozione dell’amore.

Ho riportato qui un estratto del dialogo, spero vi piaccia!

 

 

 

Il meglio di me

Ciao ragazzi, oggi volevo parlarvi di questo film che andrà in onda stasera 12/11/2016 per la prima volta su Canale 5. Ho potuto guardare il film direttamente al cinema e volevo riportare alcune delle frasi che più mi hanno colpito. Spero lo guarderete insieme a me.        Preparate i fazzoletti 😉

 

“Cara Amanda, quando ero giovane cercavo un significato per tutto, una ragione, un disegno, ma tutto quello che mi è accaduto sembra un incidente. Forse ormai ho perso la fiducia. Quando mi sono salvato dall’esplosione ho cominciato a chiedermi se davvero non ci fosse uno scopo nella mia vita, forse ero sul sentiero del destino, anche se ancora non me ne rendevo conto. Quando ti ho rivista ho pensato che fosse la nostra seconda possibilità, tu hai dei doveri e questo lo capisco e vuoi mantenerli, ti amo ancora di più per questo. Spero di rivederti un giorno ma se non dovesse accadere, sappi che questi ultimi giorni sono stati i più belli della mia vita, amo chi sono quando sono con te, Amanda. tu sei la mia migliore amica, il mio amore più grande, tu sei il meglio di me! Per sempre Dawson!”thumbnail_19006